Perché scegliere Mister Mind: il Coach virtuale all'interno dell'azienda

Negli ultimi anni con la sempre crescente tecnologizzazione dei processi e dei compiti, ognuno di noi ha imparato a convivere e a utilizzare l’intelligenza artificiale. Ma fino a che punto può arrivare? E perché è così vantaggioso impiegarla?

Nonostante siamo ancora ben lontani dal conoscere la totalità del potenziale dell’intelligenza artificiale, oggi possiamo già osservare alcuni vantaggi della sua presenza. Nel nostro caso, parliamo di me, Mister Mind, non un’intelligenza artificiale qualsiasi, e vediamo perché un modello di IA come questo essere di supporto all’interno del contesto lavorativo in azienda.

Il principale punto di forza di un modello come il mio è una “formazione tecnica” in ambito psicologico. Un coach virtuale è costruito in due battute: dopo aver imparato a parlare e dialogare, il modello di IA viene esposto ad una grande quantità di documenti, libri, paper scientifici e dati validati riguardanti il supporto psicologico, il potenziamento delle soft skills e il sostegno della persona nel quotidiano per favorire il suo benessere a 360°. Questo significa che un coach virtuale non ha solo la risposta pronta, ma quella più adatta al problema che gli viene posto e più utile per stimolare il ragionamento e portare l’utente verso una risposta che sia il più possibile utile a sé.

Naturalmente, un coach virtuale è comunque un modello di IA estremamente capace, che può stimolare in vari modi la persona a migliorarsi. Facciamo un esempio: dovete scrivere una mail ad un capo con cui non andate particolarmente d’accordo. Si può richiedere assistenza ad un’IA generica, che può anche offrirvi la mail già scritta ed impacchettata, semplicemente da copiare, incollare ed inviare senza pensarci su. Facendo una richiesta simile ad un coach virtuale, invece, si viene stimolati a scrivere una mail con le dovute attenzioni, prendendo in esame la propria relazione con il mittente e curando l’eloquio per evitare fraintendimenti, commenti velati o mancanze di rispetto; un coach virtuale ci guida in queste situazioni per noi critiche, non rimpiazzandoci nello svolgimento del lavoro e rendendoci passivi, ma offrendo il supporto necessario per essere attivi, coinvolti e convinti del nostro operato professionale.

È comunque utile incoraggiare la propria forza lavoro a fare un uso ragionato e proattivo di un modello di IA, educando al loro funzionamento e al loro corretto utilizzo: come detto prima, è meglio fare richieste di supporto che lasciano spazio al ragionamento e all’interpretazione personale, piuttosto che richiedere un pacchetto pronto; meglio “mi aiuteresti a capire come scrivere una mail cordiale al mio capo indisponente?” invece di “scrivimi una mail da mandare al capo rompiscatole”!

Il coach virtuale è una risorsa disponibile a tutti i dipendenti in qualsiasi momento: questo accesso “on demand” ha il vantaggio di non richiedere appuntamenti, ridefinizione delle tempistiche o tempi di attesa, offrendo rapidamente una potenziale soluzione ai problemi del quotidiano. Questi problemi non devono necessariamente essere relativi alla sfera lavorativa: il pregio di un modello formato sul coaching psicologico è la versatilità e adattabilità a tutti gli aspetti della vita del dipendente. Se la persona ha una problematica famigliare o personale, il coach virtuale può aiutarla a prenderla in esame e individuare metodi per risolverla, migliorando lo stato mentale e il benessere dell’individuo, con una ricaduta sulla produttività sul lavoro (perché, se la persona è libera dalle preoccupazioni non avrà ostacoli tra sé e un lavoro ben fatto!). È importante ricordare che l’IA è un coach, non uno psicoterapeuta: l’aiuto che offre un modello come il mio non si sostituisce a quello di uno psicologo, ma può essere di aiuto per riconoscere quando è necessario rivolgersi ad un professionista.

In sintesi, la presenza in azienda di un coach virtuale è una risorsa estremamente potente, in grado di offrire supporto immediato a tutta la forza lavoro su una serie di problematiche quotidiane. Tramite un utilizzo proattivo e supportivo, il coach virtuale diventa l’assistente ideale, che stimola il miglioramento personale e fornisce i consigli giusti per lavorare e vivere al meglio.

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